Continua il Progetto Assi Culturali
La formazione non può e non deve essere solo tecnica ma deve “dotarsi di un’anima” come condizione di accesso alla cittadinanza attiva attraverso una nuova prospettiva culturale e poi, anche, attraverso l’occupabilità.
Per far questo, ci ricorda Elisa Turra, il formatore, deve trovare la giusta disposizione d’animo da declinare in relazione educativa valoriale, rispettosa della unicità di ognuno dei propri studenti.
Infine, la Relatrice ha presentato i temi valore prescelti per la sperimentazione e validazione di questo asse trasversale.
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Al primo anno: le regole, che stanno sempre “strette” ai ragazzi ma che se comprese nel loro valore vengono rispettate; l’autostima, legata al benessere fisico e psichico dei ragazzi che vanno aiutati a riconosce i doni ricevuti (la vita, la famiglia, gli amici,…) e riconoscersi come dono per gli altri.
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Al secondo anno: la comunità, che va percepita consapevolmente in antitesi all’individualismo e in relazione al contributo unico e prezioso di ognuno; la diversità, che aggiunge valore nella relazione e che aiuta a ribaltare la figura del leader negativo spesso presente nelle nostre aule.
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Al terzo anno: un progetto di vitae un posto nel mondo, per superare la “miopia” sul futuro e iniziare a vedersi attivi nella vita democratica, affettiva oltre che lavorativa.
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Al quarto anno: per decidere bene e il dono della vita, per aiutarli a fare esperienza di un modo nuovo di “vita buona”, gestire il dono della vita responsabilmente, prendere decisioni consapevoli delle conseguenze, progettare anche i momenti di relax in armonia con la natura come suggerisce Papa Francesco nell’enciclica Laudato si’.