Il mind-mapping è a tutti gli effetti uno strumento pedagogico-didattico di apprendimento dove verranno affrontati i seguenti argomenti: le principali differenze tra mappe mentali e mappe concettuali; il valore del disegno e del colore nel processo di memorizzazione; le tecniche di apprendimento rapido.Il percorso formativo risulta utile, in particolare, per sostenere nello studio i ragazzi con DSA.
Obiettivi
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Accompagnare i propri allievi a imparare a fare le proprie mappe e ad utilizzarle per l’esposizione.
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Costruire mappe di supporto allo studio da fornire agli allievi e applicare il visual learning per favorire un apprendimento più performante.
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Valorizzare i diversi stili rappresentativi e le tecniche grafiche di base per aumentare la memorizzazione dei contenuti esposti, soprattutto nel lungo periodo.
Durata: 8 ORE
A chi è rivolto: Scuola Primaria, Secondaria 1°, Secondaria 2°, IeFP
Formatori proposti

Docente di lettere dal 2006, presso le scuole secondarie di I e di II grado dell’alto vicentino. Specializzato nel tema dei DSA. Ha conseguito un Master Practotioner in Programmazione neurolinguistica ed esperto di tecniche di memoria e Map Learning.

Laureato in Psicologia, è un maestro d’arte con esperienza nella disabilità. Specializzato in psicologia clinica, svolge attività di counseling, formazione e progettazione di interventi educativi. Ha un diploma di coach professionista. È formatore sui temi delle soft skills, comunicazione, problem solving, gestione dei conflitti, sviluppo di un mindset dinamico.
Apprendere dall’esperienza per costruire una competenza. Un approccio evidence-based
Il corso mira a fornire ai discenti esempi di “compiti in situazione”, volti a far esprimere al meglio le conoscenze-abilità-competenze dei discenti, partendo dal paradigma dell’EAS (Episodi id Apprendimento Situato).L’apprendimento esperienziale è modello pensato per preparare gli studenti ad affrontare con successo problemi mai affrontati prima.
Obiettivi
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Spiegare come l’apprendimento tragga origine dall’esperienza di formazione e produca capacità che danno senso alla varietà delle esperienze che l’allievo conduce nei percorsi di formazione formale, non formale, informale.
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Sottolineare l’importanza della circolarità esperienza-riflessione-esperienza.
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Evidenziare come l’esperienza sia sicuramente una fonte dell’apprendimento, ma da sola non basta per generare apprendimento automaticamente.
Durata: 8-12 ORE
A chi è rivolto: Scuola Primaria, Secondaria 1°, Secondaria 2°, IeFP
Formatori proposti

Consulente, docente, e formatore specializzato in progettazione educativa e formativa. Ha esperienza come educatore e insegnante su life skills, comunicazione, dinamiche di gruppo, benessere sul lavoro, gioco, animazione, e didattica digitale. Collabora con università e aziende familiari.

Professore associato in Pedagogia generale e sociale presso l’Università di Padova, è un esperto nei campi dell’educazione, della filosofia e della sociologia. Ha contribuito alla ricerca sulla pedagogia sociale, formazione degli insegnanti e educazione religiosa. È stato premiato per la sua monografia “Educazione e politica” e ha partecipato a importanti incarichi ecclesiali.

Professore ordinario presso l’Università di Torino, è un esperto di pedagogia sperimentale, metodologia della ricerca empirica in educazione, e formazione degli insegnanti. Ha contribuito alla progettazione e valutazione di processi formativi. È anche direttore del Centro Interateneo di interesse per la Formazione degli Insegnanti Secondari del Piemonte (Cifis), incaricato di coordinare e gestire i percorsi di formazione tra le diverse università. E’ specializzato in didattica per competenze (modello EAS).
Come progettare l’apprendimento per il successo formativo degli studenti: il docente come architetto della progettazione.
Il corso si interrogherà su diversi quesiti. Cosa significa progettare l’apprendimento? Quali sono i modelli di progettazione dell’apprendimento? Quali sono le varie fasi e dimensioni fondamentali dell’apprendimento? Come posso migliorare l’apprendimento degli studenti? Come valutare l’apprendimento dello studente e la mia progettazione dell’apprendimento?
Obiettivi
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I discenti saranno in grado di comprendere il concetto di progettazione dell’apprendimento, scoprire i vari modelli di progettazione dell’apprendimento, identificare le varie fasi e dimensioni dell’apprendimento mettersi alla prova nella progettazione dell’apprendimento della propria classe, identificando i propri punti di forza e di debolezza.
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I discenti saranno in grado di mettersi alla prova nella progettazione dell’apprendimento della propria classe, identificando i propri punti di forza e di debolezza.
Durata: 8-12 ORE
A chi è rivolto: Scuola Primaria, Secondaria 1°, Secondaria 2°, IeFP
Formatori proposti

Preside e professore di Filosofia e Storia presso l’Istituto Canossiano Madonna del Grappa di Treviso. Svolge attività di ricerca nell’ambito dell’organizzazione e dei processi di apprendimento presso il laboratorio di Ingegneria Gestionale dell’Università degli Studi di Udine.
Come costruire una scuola innovativa. Autonomia scolastica, auto-organizzazione e nuovi ambienti di apprendimento.
La formazione è progettata per fornire ai partecipanti gli strumenti necessari per programmare attività didattiche innovative attraverso una riconfigurazione degli spazi e dei tempi di apprendimento. Verranno forniti esempi concreti di scuole auto-organizzate e di strumenti digitali e non necessari per progettare attività didattiche innovative .
Obiettivi
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Comprendere il concetto di ambiente di apprendimento, ambiente innovativo, il ruolo che ha l’auto-organizzazione nel progettare ambienti nella propria scuola.
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identificare i propri punti di forza e di debolezza attraverso l’analisi delle capability organizzative.
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confrontarsi sugli scenari futuri della scuola e sulle possibilità offerte dall’autonomia scolastica, ragionare sulla collocazione della propria scuola, presente e futura.
Durata: 8-12 ORE
A chi è rivolto: Scuola Primaria, Secondaria 1°, Secondaria 2°, IeFP
Formatori proposti

Preside e professore di Filosofia e Storia presso l’Istituto Canossiano Madonna del Grappa di Treviso. Svolge attività di ricerca nell’ambito dell’organizzazione e dei processi di apprendimento presso il laboratorio di Ingegneria Gestionale dell’Università degli Studi di Udine.
Il Debate alla base del cooperative learning
Il debate è una metodologia didattica volta a favorire l’apprendimento attraverso la didattica capovolta (o flipped classroom), il confronto tra pari e la discussione assembleare con decisione finale. Il debate consiste in un confronto fra due squadre di studenti che sostengono e controbattono un argomento dato dal docente, ponendosi in un campo (pro) o nell’altro (contro) e attraverso una giuria devono pervenire ad una decisione comune. La formazione è funzionale agli insegnanti per acquisire le competenze per utilizzare questo strumento con gli studenti attraverso giochi di ruolo, simulazioni e cooperative learning.
Obiettivi
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Conoscere e saper utilizzare la metodologia del Debate
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Sviluppare un pensiero critico e valutare le informazioni in modo obiettivo.
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Progettare e valutare il Debate: strumenti e modalità
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Saper organizzare gare di Debate in classe e tra le classi.
Durata: 8-12 ORE
A chi è rivolto: Scuola Primaria, Secondaria 1°, Secondaria 2°, IeFP
Formatori proposti

Ricercatrice presso Indire dal 2005, è incaricata del progetto Avanguardie educative. Il suo obiettivo è portare a sistema l’innovazione scolastica attraverso il contagio di idee ed esperienze. Si è dedicata allo studio dei media digitali, delle competenze digitali e dei nuovi spazi dell’apprendimento. Membro del gruppo di progetto Making Learning and Thinking Visible in Italian Secondary Schools (MLTV), che mira a rendere i processi cognitivi “visibili” per migliorare l’apprendimento.

Psicologa-psicoterapeuta e mediatrice linguistica, ricercatrice presso Indire dal 1998. Referente del progetto MLTV, partecipa a ricerche sull’innovazione educativa. Autrice e partecipante a eventi nazionali e internazionali.
La pedagogia della valutazione, valutazione formativa e dei processi didattici
La pedagogia della valutazione si occupa di studiare i modelli teorici e le pratiche di valutazione al fine di fornire strumenti per produrre informazioni che descrivano la corrispondenza tra caratteristiche della proposta educativa, esigenze individuali e di contesto, e finalità sociali dell’Istituzione. La valutazione viene interpretata come un momento pedagogico – formativo utile a supportare lo studente nel proprio percorso di crescita.
Obiettivi
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Comprendere il significato pedagogico della valutazione ed agire sul processo.
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Utilizzare strumenti per migliorare la valutazione e l’impatto che essa ha sugli studenti.
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Integrare la valutazione degli studenti con un percorso di autovalutazione degli insegnanti.
Durata: 8-12 ORE
A chi è rivolto: Scuola Primaria, Secondaria 1°, Secondaria 2°, IeFP
Formatori proposti

Laureato in Scienze dell’educazione presso l’Univ. Cattolica di Brescia, ha conseguito un Master in Pedagogia della Famiglia. Attualmente impiegato come Preside della scuola sec. di II grado dell’Istituto Santa Maria di Nazareth a Brescia, è anche consulente pedagogico, progettista didattico e formatore per l’area “Inclusione”.

Docente incaricato di Sociologia economica, del lavoro e dell’organizzazione presso l’Università Cattolica di Brescia, facoltà di Scienze della formazione. Esperto di sistemi formativi, svolge attività di ricerca e consulenza per vari organismi pubblici e privati. Membro del Comitato tecnico scientifico del Centro Studi per la Scuola Cattolica della Conferenza Episcopale Italiana. Fa parte di numerosi comitati tecnico scientifici per progetti di ricerca e formazione.
L’interdisciplinarietà come metodologia di apprendimento
L’interdisciplinarità come metodologia didattica richiede la definizione, a livello di consiglio di classe, i obiettivi trasversali condivisi, legati al contesto socio-culturale della classe. Ogni docente formula obiettivi disciplinari coerenti, concorda strumenti e criteri di valutazione, individua collegamenti tra materie, attività comuni e compresenze. Questo favorisce negli studenti creatività, soluzioni, apprendimento coerente e partecipazione.
Obiettivi
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Favorire la comunicazione, la collaborazione e il pensiero critico attraverso attività che intrecciano più discipline, stimolando gli studenti ad analizzare la realtà da prospettive diverse.
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Collegare i saperi scolastici a contesti reali per accendere la curiosità, stimolare la partecipazione attiva e promuovere un apprendimento più coinvolgente e vicino all’esperienza quotidiana.
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Adattare contenuti e metodologie alle diverse esigenze, attitudini e interessi degli studenti
Durata: 8-12 ORE
A chi è rivolto: Scuola Primaria, Secondaria 1°, Secondaria 2°, IeFP
Formatori proposti

Ricercatrice presso Indire dal 2005, è incaricata del progetto Avanguardie educative. Il suo obiettivo è portare a sistema l’innovazione scolastica attraverso il contagio di idee ed esperienze. Si è dedicata allo studio dei media digitali, delle competenze digitali e dei nuovi spazi dell’apprendimento. Membro del gruppo di progetto Making Learning and Thinking Visible in Italian Secondary Schools (MLTV), che mira a rendere i processi cognitivi “visibili” per migliorare l’apprendimento.

Dal 2014 al 2022 Dirigente Tecnico presso l’USR per il Veneto, ha fornito supporto, formazione e consulenza all’attività didattica e ha svolto funzioni ispettive per al Regione. Laureata in Psicologia, con competenze in Psicologia del Lavoro, è specializzata nella formazione interdisciplinare e nell’innovazione del curricolo scolastico.
La didattica capovolta
Il percorso formativo si propone di offrire ai docenti spunti di riflessione ed esempi pratici di applicazione della didattica capovolta, nonché indicazioni per attuare la didattica a distanza. A partire dalla conoscenza teorica del modello didattico della Flipped Classroom, si favoriranno occasioni pratiche e modelli di sperimentazione al fine di promuovere competenze legate all’applicazione di tale modello.
Obiettivi
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riflettere sul superamento della logica dell’insegnamento frontale a favore di un modello attivo e collaborativo che vede l’alunno/studente protagonista,
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favorire le attitudini del docente nel progettare e predisporre ambienti di apprendimento innovativi, grazie anche all’utilizzo di strumenti digitali e dell’AI.
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rendere protagonisti gli studenti anche nella preparazione e progettazione della disciplina.
Durata: 8-12 ORE
A chi è rivolto: Scuola Primaria, Secondaria 1°, Secondaria 2°, IeFP
Formatori proposti

Consulente, docente, e formatore specializzato in progettazione educativa e formativa. Ha esperienza come educatore e insegnante su life skills, comunicazione, dinamiche di gruppo, benessere sul lavoro, gioco, animazione, e didattica digitale. Collabora con università e aziende familiari.
Bilingualism in action. Progettare esperienze bilingui nella Scuola dell’infanzia
Gli studiosi di neuro-linguistica sostengono che il cervello di un bambino dall’età di 2 fino ai 6 anni, è nella fase ottimale per l’apprendimento delle lingue straniere grazie al fatto che in questa fascia di età il bambino ha una visuale contemporanea di parola, immagine, mimica gestualità e grazie anche al fatto che il cervello in questa fase è estremamente plastico.
Obiettivi
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Apprendere in maniera naturale la lingua straniera; We learn what we live.
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Elaborare strategie di co-docenza efficaci nella pratica quotidiana.
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Lavorare in squadra.
Durata:6 ORE
A chi è rivolto: Scuola Infanzia
Formatori proposti

Docente di inglese e fondatrice della Scuola dell’Infanzia bilingue al Collegio San Carlo per 20 anni. Coordinatrice del progetto linguistico e formatrice in Arts Integration per insegnanti. Esperta in bilinguismo.

Laureata in Scienze Sociali, con 20 anni di esperienza in ambito didattico ed educativo. Consulente per avviare nuove strutture bilingui per la prima infanzia.