L’Istituto Canossiano Maddalena di Canossa di Monza ha creato un nuovo gioco di carte: “il binomio fantastico canossiano”

Un sasso gettato in uno stagno suscita onde concentriche che si allargano sulla sua superficie, coinvolgendo nel loro moto, a distanze diverse, con diversi effetti, la ninfea e la canna…Non diversamente una parola, gettata nella mente a caso, produce onde di superficie e di profondità, provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta suoni e immagini, analogie e ricordi, significati e sogni, in un movimento che interessa l’esperienza e la memoria, la fantasia e l’inconscio”.
Cosí teorizzava il celebre mostro sacro della letteratura italiana per ragazzi, Gianni Rodari, nella sua “Grammatica della fantasia”.   Seguendo proprio tale principio gli alunni della 1B, o meglio le aspiranti penne del futuro, hanno preso parte ad un progetto di scrittura creativa che li ha visti coinvolti nel corso del primo quadrimestre e che li impegnerà anche nel secondo.
I giovani scrittori si sono ispirati durante tale progetto alle funzioni di Vladimir Propp, ovvero elementi ricorrenti in tutte le fiabe esistenti, da cappuccetto rosso alla principessa e il ranocchio, come  l’allontanamento dell’eroe, la trasformazione, le nozze e tante altre.
Dopodichè hanno realizzato delle vere e proprie tessere o carte raffiguranti in maniera iconico simbolica proprio tali funzioni. Coadiuvati per quanto concerne la parte grafico-artistica dalla professoressa d’Arte Immagine Viviana Gatto, hanno quindi dato forma concreta a quelle che erano solo delle vaghe immagini mentali degli avvenimenti classici e tradizionali del racconto.
Conclusasi la parte uno, hanno poi potuto dare il via al gioco vero e proprio. Una volta mescolate le carte da loro prodotte, selezionatene casualmente due a testa, hanno poi potuto cominciare a viaggiare sulle fervide ali dell’immaginazione, con un obiettivo e un vincolo (uno solo) ben chiaro: creare una fiaba che contenesse le funzioni a loro capitate. Ed è così che il fuoco di draghi ha preso forma e ha visto opporsi le lame di coraggiosi cavalieri dai nomi più disparati; giovani eroine, dopo cammini ardui ed estenuanti, accompagnate da animali fantastici, sono riuscite a sposare principi, nelle fiabe dei piccoli talenti.
Gli alunni, attingendo all’inesauribile bacino della fantasia, si sono cimentati in narrazioni di guerre in regni lontani, le alunne in amori impossibili, sognando e facendo sognare con loro il prof di italiano, Marco Taravella, che le ha lette immergendosi nel viaggio.