Si riparte! Le nostre scuole: un cantiere per nuovi futuri

Nella scuola tutto evoca l’immagine del cantiere: i progetti, il fermento dei lavori, le persone che collaborano sinergicamente con professionalità diverse, le alunne e gli alunni con le famiglie, protagonisti e non solo destinatari dei percorsi formativi. Insieme per costruire l’edificio dell’educazione e del sapere: su quali fondamenta? L’idea di una scuola viva, pulsante, capace sia di “cogliere le opportunità del territorio” sia di “impattare sul territorio” per generare apprendimenti significativi e cambiamenti culturali.
Senza scuola non si può stare! La scuola deve essere fattore di sviluppo non solo per le persone, ma anche per la società. Non c’è televisione, sito internet, edutainment, videogioco in grado di sostituirsi alla relazione insegnante-alunno/a: l’abbiamo toccato con mano durante la pandemia…
Il Rapporto Unesco della Commissione internazionale sui Futuri dell’Educazione sostiene che il modo in cui organizziamo l’insegnamento e l’apprendimento svolga un ruolo fondamentale nella trasformazione della società. Mette in contatto con il mondo e con gli altri, apre a nuove possibilità, rafforzando le capacità di dialogo e di azione. Per progettare, delineare e costruire futuri e orizzonti giusti, sostenibili e pacifici occorre prendere le mosse dall’educazione stessa e dunque dalla scuola, a partire dall’Infanzia.
Mai come ora ci rendiamo conto che il mondo è a un punto di svolta e la formazione delle nuove generazioni ne diventa la base per il rinnovamento e la trasformazione. Nonostante l’urgenza di agire, abbiamo motivo di avere speranza: siamo in un momento storico in cui abbiamo il massimo accesso alla conoscenza e agli strumenti che ci permettono di collaborare e lavorare insieme: il potenziale per un futuro migliore non è mai stato così grande! Sfondo integratore sono i principi di inclusione ed equità, cooperazione e solidarietà, responsabilità e interconnessione.
In sintesi, la scuola ha il compito di garantire sin dalla più tenera età il diritto a un’educazione di qualità, per tutto l’arco della vita, tra cui il diritto all’informazione, alla cultura, alla scienza, ovvero al patrimonio comune di conoscenze acquisite nel corso delle generazioni; ma senza dimenticare di promuovere l’educazione come bene comune, come sviluppo e formazione dell’humanum, come sforzo sociale condiviso, coinvolgendo sempre le famiglie, per consentire ai singoli e alle comunità di prosperare insieme.

Scuole dunque come cantiere di vita e di futuro… Buona ripresa!

Prof.ssa Daria Aimo
Dirigente scolastica