Istituto Canossiano “Madonna del Grappa” e la salute globale
In questo nuovo anno scolastico sono riprese le attività del Liceo Scientifico dell’Istituto Canossiano “Madonna del Grappa” di Treviso inserite nell’ambito della metodologia Academy con il lancio di un nuovo grande tema per le classi Quarte: la salute globale. Mercoledì 6 ottobre i ragazzi hanno potuto assistere ad una tavola rotonda a cui hanno partecipato diverse figure professionali che hanno dato testimonianza di quanto questo diritto imprescindibile dell’uomo implichi anche scelte di cittadinanza che mirino a ridurre le disuguaglianze dei popoli, a favorire lo sviluppo sostenibile e la pace a livello globale.
Hanno partecipato, condividendo con gli alunni i loro vissuti, diverse figure professionali: i Sig.ri Cipolotti Giovanni e Cunial Ermanna, medico e infermiera che con Emergency hanno prestato servizio in Afghanistan; Sara Tesser, operatrice di Emergency in Italia che ha raccontato il servizio presso il poliambulatorio di Marghera; Giancarlo Urbani, responsabile dei progetti missionari internazionali delle Canossiane che ha spiegato quanto sia difficile riconoscere ancor prima che difendere questo diritto in alcune parti del mondo. Testimonianze toccanti e arricchenti che hanno sicuramente lasciato un segno nei ragazzi dell’Istituto Canossiano “Madonna del Grappa”. Le classi continueranno ora con gli insegnanti il loro percorso di approfondimento su questo fondamentale tema di educazione civica.
All’Istituto Barbara Melzi di Legnano, un percorso per conoscere, comprendere e giudicare che cosa accade nella “terra di mezzo” del Medio Oriente.
I fatti accaduti nell’agosto 2021 ricordano tristemente quelli del 1996 quando i talebani si impadronirono di Kabul sventolando le loro bandiere bianche. Sono passati venticinque anni e i talebani non sono più un manipolo di contadini che viaggiano in moto brandendo il kalashnikov come un bastone. Oggi sanno usare i media, i social network e, soprattutto, hanno tantissimi soldi. Già sono venuti meno i titoli in prima pagina, gli occidentali sono tornati a casa, l’Afghanistan non fa più notizia. La tragedia di un popolo si è normalizzata. Ma nulla è normale in questa terra. Gli Afghani non sono scomparsi, non si sono arresi, non hanno smesso di rivendicare il diritto ad una vita vera, ad una vita piena.
Il compito della scuola è stare di fronte alla realtà, conoscerla e comprenderla e fare in modo che l’umanità di ciascuno sia chiamata a prendere posizione, sia chiamata a giudicare. Da qui un percorso formativo, che, opportunamente modulato sull’età degli studenti, desti la loro curiosità, fornisca gli strumenti per non smettere di cercare, consenta incontri straordinari e interpelli il loro Io. Accanto alle consuete metodologie didattiche, il progetto prevede due momenti fondamentali:
– la testimonianza di Farhad Bitani, (Kabul, 1986) figlio di un generale delle forze militari, è stato capitano dell’esercito afghano. Ha vissuto la guerra prima sotto il regime dei mujaheddin e poi dei talebani. Ha compiuto i suoi studi in Italia, prima all’Accademia Militare di Modena e successivamente alla Scuola di Applicazione militare di Torino. Accusato di tradimento religioso è stato condannato a morte e ferito in un attentato. Dopo essersi definitivamente trasferito in Italia come rifugiato politico, ha deciso di dedicare la sua vita al dialogo interculturale e alla pace; è tra i fondatori di GAF Global Afghan Forum
– lo spettacolo teatrale “L’ultimo lenzuolo bianco” è una storia vera, tratta dal libro autobiografico del giovane Farhad Bitani. Oltre le differenze culturali, le religioni, oltre a quello che i media ci hanno sempre raccontato: un viaggio per scoprire se stessi e l’altro, nell’inferno e nel cuore dell’Afghanistan.
All’ incontro con Farhad ha presenziato il Sindaco di Legnano Lorenzo Radice e hanno partecipato oltre mille persone anche in streaming che hanno ascoltato con grande attenzione che non sono i kalashnikov che potranno restituire la speranza al popolo afghano, ma la cultura e l’educazione. Cultura ed educazione che diventano armi che restituiscono l’uomo alla sua umanità, alla sua vera natura. “E io chi ero per toglierli la vita? Quella domando mi bastò. La divisa che indossavo non era sufficiente a giustificare il mio gesto. Abbassai l’arma e la gettai a terra tra la polvere. Quel giorno vinse l’umanità. La vita può toglierla solo Dio e non un altro uomo.
Dal 29 al 31 ottobre sarà possibile prendere parte ad una attività di volontariato promossa da ENAC Puglia. Nello specifico, è data l’opportunità di raccogliere le olive comunitariamente e piantare degli alberi affiancati da degli esperti che guideranno il lavoro.
Si tratta di attività inerenti al percorso di trasformazione agroalimentare di ENAC Puglia che hanno anche una forte valenza culturale: infatti, l’iniziativa offre l’opportunità di discutere temi come la giustizia e la legalità in un territorio tristemente noto per fenomeni di caporalato e attività mafiose.
Quindi, oltre all’aspetto professionalizzante dell’attività in sé, si aggiunge il filone di educazione alla cittadinanza; il tutto è riassumibile nella massima di S. Maddalena: “non solo istruire, ma formare alla vita”.
Durante l’attività, alcuni esponenti di Libera, insieme alle madri canossiane, aiuteranno i partecipanti a conoscere e diventare maggiormente consapevoli di fenomeni legati alle mafie, alla giustizia e alla legalità.
Per chi non la conoscesse, Libera è una rete di associazioni, cooperative sociali, movimenti e gruppi, scuole, sindacati, diocesi e parrocchie, gruppi scout, coinvolti in un impegno non solo “contro” le mafie, la corruzione, i fenomeni di criminalità e chi li alimenta, ma profondamente “per”: per la giustizia sociale, per la ricerca di verità, per la tutela dei diritti, per una politica trasparente, per una legalità democratica fondata sull’uguaglianza, per una memoria viva e condivisa, per una cittadinanza all’altezza dello spirito e delle speranze della Costituzione.
ENAC Puglia e le madri canossiane di Foggia mettono a disposizione 25 posti per gli studenti dei CFP Canossiani di tutta Italia. L’iniziativa si svolgerà dal 29 al 31 ottobre presso l’Istituto Canossiano di Foggia-Enac Puglia in via Gioberti 24. Vitto e alloggio saranno offerti dagli organizzatori, mentre i costi per il trasporto saranno a carico delle sedi o dei partecipanti stessi (ai quali verranno donati dei prodotti agroalimentari). Ricordiamo a tutti che per partecipare è obbligatorio essere muniti di GREEN PASS.
Entrare nella Famiglia Canossiana è come una promessa fatta tutti i giorni da mantenere nel tempo. Non si è solo insegnanti o operatori, si è portatori di un messaggio, quello di Maddalena, vicino agli “ultimi” che vuole rendere l’educazione e la formazione il principio di crescita di ciascuno. Pertanto, i contenuti della Regola di Maddalena necessitano di essere appresi da parte dei nuovi operatori della scuola che tutti gli anni entrano a far parte del personale docente e non docente.
Condividere i Valori originali e lo Stile Educativo che caratterizzano la Missione ed il Progetto Educativo Canossiano, fondati sul carisma di Santa Maddalena di Canossa, è il primo obiettivo di una formazione specifica che prenderà il via mercoledì 3 novembre 2021 in modalità videoconferenza.
Da una rapida rilevazione abbiamo desunto che ogni anno oltre 160 nuovi dipendenti entrano a far parte della Famiglia Canossiana; a questi si aggiungono coloro che vogliono approfondire i contenuti formativi e che vogliono rinnovare la loro fidelizzazione alle Opere canossiane. Anche gli operatori assunti da lungo periodo necessitano di “rinfrescare” il loro sapere e le loro modalità operative come educatori canossiani prima ancora che come insegnanti e formatori.
Nell’incontro del 3 novembre 2021, Don Giuseppe Laiti, Madre Eliana Zanoletti e il Prof. Ettore Sartorio approfondiranno i Valori originali e lo Stile che caratterizzano la Missione ed il Progetto Educativo Canossiano, coinvolgendo i partecipanti in profonde riflessioni da rendere operative nel lavoro quotidiano. Seguiranno poi altri incontri, possibilmente in presenza, dove Madri canossiane e laici accompagneranno i nuovi docenti ed i nuovi operatori nel loro percorso professionale durante l’intero anno scolastico.
Fidenza, Potenza e Catania: al via i progetti sull’Avviso PON “Apprendimento e socialità”
Le scuole canossiane di Potenza, Fidenza e Catania sono riuscite ad accedere ai fondi indiretti dell’Unione Europea – PON Piano Operativo Nazionale, gestiti dal Ministero dell’Istruzione per l’anno scolastico 2021-2022. È stato un risultato importante che proietta questi plessi in nuove sperimentazioni progettuali per offrire servizi e laboratori per gli studenti a costo zero per le famiglie. Gli avvisi europei riguardavano il tema dell’apprendimento e della socialità, del contrasto al fallimento formativo precoce e la lotta alla povertà educativa. I progetti si svolgeranno da ottobre 2021 fino a giugno 2022. Le strategie didattiche innovative, l’apertura della scuola agli alunni e alle loro famiglie oltre i tempi curricolari della didattica, il coinvolgimento di altri soggetti del territorio, il significativo ampliamento dell’offerta formativa, aiuteranno a sviluppare competenze riconducibili al curricolo e a rafforzare l’inclusione e la cooperazione sociale.
Potenza, unica scuola ad aver ottenuto il contributo di entrambi gli avvisi, ha incentrato il potenziamento dell’offerta formativa sullo sport, sulla competenza alfabetica funzionale, sulle STEM, sulla competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturale per un totale di 10 laboratori integrativi e 300 ore formative da erogare.
Catania, partendo dal presupposto che l’avviso PON rappresentasse un’opportunità di crescita e arricchimento sia per l’ente che per gli alunni e le relative famiglie, realizzerà corsi che allargheranno l’offerta formativa in assoluta gratuità per le famiglie, con una ricaduta positive su tutta la comunità educante. I laboratori comprenderanno moduli di matematica, canto e musica, competenza alfabetica funzionale, competenza multilinguistica (spagnolo) e “consapevolezza ed espressione culturale”. Complessivamente verranno realizzati 9 progetti educativi per un totale di 270 ore di formazione da erogare. Verrà utilizzato solo personale interno, escluso l’esperto di spagnolo che già conosce il livello didattico degli allievi e ne esalta le singole peculiarità. L’obiettivo sarà quello di lavorare il più possibile in maniera trasversale tra le discipline e riuscire a coinvolgere tutte le classi dell’istituto andando ad esplorare metodologie non tradizionali.
Fidenza, con i suoi 12 laboratori, ha incentrato la progettazione principalmente sul potenziamento delle competenze di base e su “interventi per il successo scolastico degli studenti”. Verranno implementati laboratori di recitazione, musica, canto e gioco creativo, oltreché moduli di intercultura e lezioni di STEM; quest’ultime particolarmente attenzionate dalla Direzione in questo anno scolastico.
Gli avvisi PON, come altre possibili opportunità per le scuole paritarie, rappresentano una nuova modalità di progettazione e auto-finanziamento che ogni plesso scolastico dovrà tenere in considerazione.
Progetto di Robotica a Legnago grazie alla Fondazione Tangorra
La scuola canossiana di Legnago è stata assegnataria di un contributo da parte della Fondazione Lucrezia Tangorra per un progetto sperimentale di inserimento delle discipline “coding” e “robotica” nella ore curricolari degli studenti, dalla classe prima alla classe quinta. L’iniziativa, nata dalla visione innovativa della Direzione del plesso ed in linea con le disposizioni ministeriali dell’anno scolastico 2021-2022, comprende due corsi di formazione per docenti più l’acquisto di robot educativi da utilizzare con gli studenti.
Parte del contributo per l’intero progetto deriva dalla Fondazione menzionata, ente filantropico da sempre vicino ad iniziative educative per le scuole. In riferimento alla robotica sono stati presi accordi con il Department of Computer Science dell’Università di Verona che gestirà la parte formativa attraverso gli interventi del prof. Maurizio Boscaini, co-fondatore di FAB-LAB e di numerose altre iniziative al servizio degli studenti.
Il progetto si propone di avvicinare i bambini ai concetti del “coding” e della “robotica”. Gli alunni, conosceranno i fondamenti della programmazione e avranno la possibilità di sviluppare le loro capacità logiche e di progettazione. La presenza della robotica educativa consentirà di ampliare la dimensione interattiva negli alunni, di potenziare la loro autostima e di liberarli dalla paura di sbagliare.
La robotica si rivela un contesto ottimale in cui il “sapere” e il “saper fare” si coniugano per raggiungere obiettivi formativi e didattici. È altresì uno strumento straordinario per motivare ed incentivare gli apprendimenti attraverso il linguaggio di programmazione. Le tecnologie a questo proposito possono assumere un ruolo molto importante, diventando strumento per la socializzazione e la valorizzazione delle differenze.
Per gli alunni della classe prima e seconda si prevede un percorso di coding che aiuterà i più piccoli a pensare meglio e in modo più creativo attraverso attività ludiche. Gli studenti impareranno le basi della programmazione, a “dialogare” con il computer e ad impartire alla macchina comandi in modo semplice e intuitivo. Lo strumento proposto è “mTiny”: il suo linguaggio di programmazione è tangibile e ciò facilita le prime esperienze di coding, stimolando la capacità di gestire l’errore e di porsi e risolvere problemi con consapevolezza.
Per gli studenti delle classi terze, quarte e quinte è previsto un progetto educativo dove si imparerà ad usare il linguaggio di programmazione di Scratch e si utilizzeranno i kit mBot2, assemblati su piattaforma Arduino. L’iniziativa pilota, è auspicabile, porterà benefici sia agli studenti che agli insegnanti, qualificando ulteriormente il servizio scolastico del plesso legnaghese.
È stata fissata per la giornata di venerdì 19 novembre, con inizio alle ore 9.30, la XIII assemblea partecipava che prevede la partecipazione delle Superiore, Legali Rappresentanti e Direzioni delle opere educative canossiane in Italia. Data l’importanza che ricopre per ENAC questo appuntamento, l’assemblea 2021 tornerà in presenza. Purtroppo questo comporta una capienza limitata per adeguamento alle normative anti-COVID.
L’evento intende mettere a fuoco la condivisione delle linee di indirizzo e priorità istituzionali da perseguire nei prossimi anni, in continuità con quanto realizzato sinora, ma anche alla ricerca di nuove strade e con la collaborazione di tutte le persone coinvolte. Non mancherà un tempo adeguato all’informazione e al confronto sulla programmazione annuale di ENAC per il 2022.
Dunque, vi aspettiamo il 19 novembre e non vediamo l’ora di rincontrarvi di persona!
Ci siamo! Li avete visti in anteprima al seminario residenziale di Venezia a luglio e ora, dopo intensi mesi di progettazione grafica, i nuovi pannelli di ENAC stanno iniziando ad arrivare nelle realtà educative canossiane di tutta Italia.
Il kit è stato concepito come un trittico, ma ognuno dei tre pannelli ha senso ed esprime un concetto anche preso singolarmente. I tre pannelli sono collegati tra loro da un filo conduttore inteso in senso letterale oltre che metaforico: si tratta del filo di un aquilone che vola alto nel cielo nello stesso modo in cui gli intenti e l’operato di ENAC e dei suoi enti associati puntano sempre al massimo.
Partendo da sinistra, nel primo pannello viene presentata la CARTA DEI VALORI con le sue quattro colonne portanti, che sono: la persona, la comunità educante, la qualità e sostenibilità ed infine il lavoro e la società. Nel pannello centrale è illustrata l’EDUCAZIONE SECONDO MADDALENA riassunta in 10 massime e pensieri che la fondatrice ci ha lasciato nei suoi scritti. Infine, l’estremità del filo dell’aquilone ci porta nel pannello dedicato alle NOSTRE SEDI FORMATIVE suddivise per regione e tipologia.
Rispetto alla prima versione dei pannelli, datata 2014, il logo è stato aggiornato, così come i colori che, per l’appunto, riprendono il blu della versione istituzionale del logo stesso.
Ci auguriamo che questi pannelli decorativi possano rendere ancora più belle le vostre sedi e che chiunque si soffermi a guardarli possa sentirsi parte di un progetto più grande che ci rende speciali.
Non dimenticate di mandarci delle foto appena li avrete sistemati e di taggarci sui social!
Maddalena e Bakhita: Sante a distanza di un giorno
Prendiamoci un momento per ricordare e riflettere su due avvenimenti importanti che ricorrono ogni anno nel mese di ottobre e che ci stanno particolarmente a cuore: venerdì 1 e sabato 2 ottobre si celebrano le canonizzazioni di Bakhita e Maddalena di Canossa, proclamate rispettivamente nel 2000 e nel 1988 da Papa Giovanni Paolo II.
Due giornate molto ravvicinate in memoria di due donne con vissuti differenti ma animate dagli stessi valori e credenze. Due giornate per due grandi donne che nonostante tutto hanno sempre messo gli altri al primo posto, con un occhio di riguardo nei confronti dei più bisognosi.
Quindi, celebriamo Santa Maddalena e Santa Bakhita e ammiriamole guardandole dal basso verso l’alto, ricordandole con questo aneddoto: forse non tutti sanno che durante l’omelia in occasione della canonizzazione di Maddalena di Canossa, Papa Giovanni Paolo II fece un discorso alquanto significativo e toccante.
Egli disse: «a considerare la vita di Maddalena di Canossa, si direbbe che la carità come una febbre l’abbia divorata: la carità verso Dio, spinta fino alle vette più alte dell’esperienza mistica; la carità verso il prossimo, portata fino alle estreme conseguenze del dono di sé agli altri. Santa Maddalena amò appassionatamente Cristo crocifisso, senza tuttavia “distogliere gli occhi da quelli della sua carne”. Aveva capito che la pietà vera, che commuove il cuore di Dio, consiste nello “sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo, rimandare liberi gli oppressi e spezzare ogni giogo”. Per questo si impegnò con ogni sua energia, oltre che con tutte le sue sostanze, per venire incontro ad ogni forma di povertà: quella economica non meno di quella morale, quella della malattia non meno che quella dell’ignoranza».
Emergenza Afghanistan: dalla scuola quale aiuto concreto?
Vogliamo condividere con voi una toccante dimostrazione di umanità e bontà d’animo: l’Istituto Canossiano di Brescia ha adottato una famiglia di profughi afgani. Il 2 settembre 2021 le famiglie degli alunni iscritti all’Istituto Canossiano di via Diaz hanno ricevuto una mail con oggetto “Emergenza Afghanistan”.
Nel comunicato veniva chiesto loro di contribuire, con i propri mezzi e in base alle proprie possibilità, all’accoglienza di una famiglia di profughi afgani per dare loro la possibilità di ricominciare da zero una nuova vita in Italia. Un gesto solidale e concreto, un’iniziativa per nulla scontata per passare dalle parole ai fatti. Attraverso questa iniziativa la scuola si farà anche carico di tutte le spese necessarie per sostenere la frequenza dei bambini afgani che resteranno nel complesso scolastico dalle 8 alle 16.
La dirigente dell’Istituto Daria Aimo ha spiegato che: “ci sono momenti in cui i valori in cui crediamo e che difendiamo orgogliosamente devono tradursi in gesti concreti di aiuto e di fratellanza verso chi ha visto calpestare i propri diritti e ha dovuto rinunciare a tutto ciò che aveva per avere salva la vita. Adottare significa in primis accogliere e garantire uno spazio domestico stabile e sicuro da cui ripartire; affiancare e accompagnare nel risolvere concretamente i problemi di inserimento nella comunità; operare secondo una logica inclusiva ed educativa, non assistenziale ma piuttosto aiutare a inserirsi nel tessuto sociale e nel contesto lavorativo: un passo alla volta, verso la ri-costruzione di un senso di appartenenza e di partecipazione alla comunità e alla società. La riuscita dipenderà non solo dal nostro impegno, ma anche dalla capacità di intravedere un’opportunità cui tutti possono contribuire a vario titolo. Sarebbe auspicabile che questa iniziativa, che ha già avuto risonanza ed eco, venisse raccolta anche da altre scuole bresciane e da altre realtà sul territorio”.
Ognuno potrà sostenere come meglio crede questa iniziativa; ulteriori informazioni al numero 030-2886511 facendo riferimento alla dirigente Daria Aimo.