Assegnato il primo trofeo di “The Fashion Award Trento”
È Rossella Sterni, 19 anni, studentessa del Centro Moda Canossa, la vincitrice della prima edizione
È Rossella Sterni, 19 anni, la vincitrice della prima edizione del “The Fashion Award Trento”, il contest dedicato ai ragazzi e alle ragazze under 25 che frequentano o hanno frequentato il Centromoda Canossa. Il trofeo è stato consegnato direttamente dalle mani del presidente dell’Associazione Artigiani Trentino Marco Segatta che ha dimostrato grande attenzione nei confronti dei giovani studenti, potenziali futuri artigiani. La vincitrice, oltre al titolo della prima edizione del The Fashion Award Trento, si aggiudicherà un servizio fotografico professionale.
Hanno partecipato al contest: Franch Alessia, Paternoster Stella, Sicher Maria, Saincy Kathiana e Sterni Rossella. Durante l’evento organizzato da Marco Consoli, presidente dell’Associazione culturale Trediciarti, in collaborazione con il Centromoda Canossa sono stati presentati gli abiti realizzati dalle 5 giovani designer.
La giuria era composta da Cristina Gaddo, Sabrina Tamanini e Marco Consoli. I giurati hanno visionato le proposte elogiandone il valore e assegnando una menzione speciale per la capacità sartoriale ad Alessia Franch. Michele Filippini direttore del Centromoda Canossa ha valutato buona la risposta degli studenti e ha affermato “Ora abbiamo un intero anno scolastico per preparare al meglio la seconda edizione”. Durante l’evento sono intervenute Zineb Hazim giovane designer di talento Italo marocchina che ha ispirato i giovani studenti presenti per la sua determinazione e Francesca Liberatore designer in calendario alla Milano Fashion Week e Dubai Fashion Week che, in collegamento da Milano, ha raccontato il suo percorso di successo fatto di competenza, genialità, creativa, impegno e “adrenalina.
L’esperienza del servizio civile universale al Cfp Canossa di Bagnolo Mella
Luca Baldo ci racconta la sua storia
Sono Luca Baldo, ho 22 anni e da sei mesi, insieme all’amica Giulia Lombardi, sono un volontario del Servizio Civile Universale, operante presso l’ente Canossiano di Istruzione Superione “CFP Canossa” nella sede di Bagnolo Mella (Bs). Sono stato un ex allievo del centro, ho frequentato il corso di pasticceria dell’anno 2013/14 per qualificarmi come: “operatore della trasformazione agroalimentare specializzato in panificazione e pasticceria” nel 2016 e poi mi sono diplomato come: “tecnico della trasformazione agroalimentare specializzato in panificazione e pasticceria ” nel 2017.
Ho avuto modo di continuare la mia formazione personale in ambito alberghiero e non, diplomandomi alla maturità con specializzazione in tecniche e servizi dell’ospitalità alberghiera settore sala-bar nel Luglio 2018 presso l’ IIS Vincenzo Dandolo a Barniano di Corzano, frazione di Dello (Bs) e frequentando poi un corso di economia, finanza, marketing e tecniche di segreteria che mi ha permesso di coseguire il diploma in tale settore pochi giorni prima di iniziare questa nuova avventura. Il mio avvicinamento al Servizio Civile è stato del tutto occasionale, dopo quasi cinque anni dal mio licenziamento come studente. Infatti durante i periodi di lockdown causa pandemia da covid 19 approfondito la mia conoscenza nelle lingue estere, oltre che ovviamente, avere molto tempo per riflettere sul mio futuro.
Il Fato ha voluto che, seguendo le pagine social del CFP, la mia attenzione ricadesse su un opportunità di crescità e di lavoro retribuito. Contattando in prima persona gli interessati sono stato introdotto al mondo, a me all’ora sconosciuto, del servizio civile. Un anno di lavoro, retribuito ed erogato dal Ministero delle Politiche Giovanili, seguendo il progetto “Studiare insieme funziona” a sostegno e ad aiuto degli studenti.
L’idea mi è subito sembrata una miniera d’oro per quanto riguarda la possibilità di crescita come persona e per il mio personale interesse di capire cosa ci fosse “dietro” il lavoro all’interno dell’ambiente scolastico. Ho presentato la mia candidatura per il bando nazionale nei primi giorni del mese di Maggio e subito dopo sono stato contattato per il colloquio selettivo; superato quello il mio punteggio in graduatoria mi ha permesso di accedere al progetto e iniziare la mia avventura il 25 Maggio 2022.
Fin da subito mi si è aperto un mondo del tutto nuovo, fatto di entusiasmo, voglia di fare, di mettersi in gioco e di imparare. Ma allo stesso tempo mi si è presentato un mondo complesso, estremamente eterogeneo e a volte anche spaventoso per via della sua incredibile dinamicità e del rapporto con i ragazzi. Essere operatori volontari presso una scuola vuol dire essere camaleontici, comprensivi, adattivi e resilienti; tutte qualità che da anni contraddistinguono il lavoro dei formatori, impegnati nella missione del centro canossiano che è anche il proprio motto: “non solo istruire ma formare alla vita”. Le mie mansioni ad oggi molteplici dal lavoro di segreteria al coadiuvamento dell’insegnamento presso i laboratori, rendono ogni giorno diverso da quello precedente.
Non posso che non essere estremamente soddisfatto ed appagato nel mio operato ad ora, nel bene, nel male e anche in quei piccoli momenti di sconforto che sono inevitabili quando ci si confronta con menti dinamiche e in pieno sviluppo come quelle dei ragazzi. Attualmente sono candidato come futuro rappresentante della delegazione rappresentanti per i volontari del servizio civile a livello regionale. La delegazione nasce come scopo unico di ascoltare e mediare tra i volontari e tutto ciò che stà alle spalle della concretizzazione dei loro lavori. E se devo essere sincero, questi sono i motivi principali, misti a tanta curiosità, di intraprendere questa avventura, gli stessi che mi hanno spinto a diventare volontario a mia volta. Ringrazio i miei colleghi, il mio OLP e le persone tutte che stanno rendendo possibile tutto questo.
Colmo di voglia di fare, aspetto l’esito delle elezioni che si terranno a dicembre e che decreteranno la mia adesione o meno al progetto della rappresentanza. Porgo in fine i miei ringraziamenti al centro, per avermi dato l’istruzione e la curiosità di apprendere e al Dipartimento del Ministero delle Politiche Giovanili per il Servizio Civile, che ogni anno rende possibile tutto ciò, permettendo a tantissimi ragazzi giovani di diventare cittadini attivi, portatori dei valori della nostra Costituzione. Il mio augurio è di continuare fino alla fine questo anno e, cosa più importante, creare il luogo più accogliente possibile per i volontari che verranno. Luca Baldo, volontario SCU
L’iniziativa dell’Istituto Canossiano di Treviso per la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne
Venerdì 25 novembre, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, le classi del biennio e del triennio del liceo hanno incontrato in aula magna la dott.ssa Rita Giannetti, psicologa e presidente dell’associazione Telefono Rosa di Treviso.
I ragazzi sono stati coinvolti in una riflessione sui dati drammatici di un fenomeno che non dà segni di flessione, esaminandone le forme, da quelle sottili alle più palesi, e le possibili origini (stereotipi di genere e dipendenze affettive). Le iniziative di sensibilizzazione interessano le comunità educative quali destinatarie privilegiate per la formazione e l’informazione circa i servizi del territorio.
Nei giorni successivi all’evento, i ragazzi delle classi quarte e quinte hanno portato avanti le riflessioni ed è stato organizzato un dibattito a gruppi sul tema della gelosia come forma di amore, che si è inserito nel programma di Educazione civica delle rispettive classi.
Il cammino di Avvento alla Scuola Primaria “Barbara Melzi” di Legnano
Una nuova avventura è iniziata al Canossa Campus! I ragazzi che partecipano al C-Lab quest’anno hanno l’occasione di sperimentarsi con i podcast. La docente Federica Gagliardi ci racconta com’è nata quest’idea e come sta proseguendo Nella nostra scuola, il Canossa Campus di Brescia, i C-Lab sono uno spazio pomeridiano che consente agli studenti di esplorare, approfondire, scoprire sotto una nuova luce alcune delle discipline che già studiano in classe, offrendo però un approccio meno formale e strutturato, svincolato da programmi e scadenze.
Da alcuni anni mi occupo del C-Lab di inglese e sono alla continua ricerca di attività che possano coinvolgere e appassionare gli studenti. Quest’anno, per la prima volta, ho deciso di proporre loro l’esperienza del podcast. Ero consapevole del fatto che la realizzazione di un prodotto di questo tipo avrebbe messo in campo, in ambito didattico, molte competenze importanti: l’esercizio della lingua scritta e orale, il miglioramento della pronuncia e della dizione, una buona palestra per mettersi alla prova.
Quello che invece non mi aspettavo, e che rende questo progetto un’esperienza di grande valore, è la grande motivazione degli studenti che, volontariamente, hanno deciso di aderire al progetto. L’entusiasmo travolgente con cui hanno accolto la proposta e la costante dedizione con cui stanno lavorando, la forza di volontà e il modo in cui stanno imparando a controllare la propria emotività, l’altissimo livello di collaborazione e autonomia che dimostrano, oltre alle competenze informatiche e tecniche che stanno maturando di settimana in settimana, fa sì che un’esperienza che poteva rivelarsi semplicemente utile si stia trasformando in un bellissimo momento di confronto, approfondimento e crescita.
Ho chiesto ad alcuni dei membri del C-Lab, autori del podcast “Canossa Vibes”, di fare una sorta di “bilancio”, in seguito alla pubblicazione della prima puntata. Di seguito le loro risposte.
Elisabetta dice: “È un modo diverso di fare inglese, rispetto a come lavoriamo in classe. Prepariamo i copioni per le puntate successive, lavoriamo tutti insieme e condividiamo molto, confrontandoci continuamente, e solitamente in classe non si fa.” Secondo Francesco “è un modo più collaborativo di fare inglese, la parte che mi piace di più è quella che riguarda la grafica e la scelta della colonna sonora. Inoltre è divertente creare i materiali per il podcast e registrare le interviste.” Ludovica ha deciso di partecipare perché le “piaceva l’idea di uno spazio in cui dare voce agli studenti”, mentre Ester apprezza il fatto che “siamo tante persone diverse che si uniscono per portare avanti un progetto comune.”
“Dietro questa iniziativa c’è molto lavoro, impegno e fatica, ma alla fine vieni ricompensato dalla soddisfazione di aver creato qualcosa di entusiasmante.”, sostiene Ludovica. E aggiunge: “Mi piace anche perché si crea un gruppo di persone che collaborano fra di loro, si divertono seguendo i vari aspetti della produzione. Quando abbiamo pubblicato la prima puntata sono rimasta stupefatta. Mi sono anche creata un gruppo di amici che senza questa esperienza forse non avrei trovato. Sono proprio contenta di essere parte di questo progetto, anche per la parte divertente e l’atmosfera di fiducia reciproca che si è creata”.
Il processo che ha portato alla nascita di Canossa Vibes è stato abbastanza lungo ed elaborato: i ragazzi hanno deciso il tipo di struttura che il podcast e i singoli episodi avrebbero dovuto rispettare, ipotizzato un piano editoriale che consentisse di arrivare a giugno con un numero di temi non banali o ripetitivi.
Successivamente si sono dedicati alla creazione degli episodi. Raccontano: “Per preparare la puntata lavoriamo così: scriviamo il copione in lingua inglese, controllando che non ci siano errori e che sia scorrevole. Poi lo dividiamo in sequenze, per scegliere gli speakers. Successivamente intervistiamo le persone coinvolte nella puntata e infine montiamo il tutto e lo ascoltiamo per controllare che funzioni, che abbia un buon ritmo, che faccia venir voglia di continuare ad ascoltare.”
Canossa Vibes è un podcast che parla di news, curiosità, questioni riguardanti vari aspetti della vita degli studenti. La prima puntata si è concentrata sull’esperienza Erasmus+, che ha coinvolto vari ragazzi della scuola nei mesi passati. Ora stiamo lavorando al secondo episodio, che avrà come tema le serie tv consigliate dai nostri ascoltatori. Ma il futuro è ricco di sorprese, e abbiamo in serbo argomenti interessanti e collaborazioni con altri laboratori…niente spoiler, però!
Un anno di partecipazione, nuove idee e nuove conoscenze
Il Canossa Caffè, l’iniziativa nata per mettere in rete tutte le realtà educative canossiane, di ogni ordine e grado sui temi della didattica, della formazione e dell’educazione, ha concluso il suo primo anno di attività. Questo 2022 ha visto momenti di conoscenza e confronto e anche l’interscambio di buone pratiche/prassi e progettazioni condivise in ambito pedagogico-formativo è stato significativo. Gli incontri hanno affrontato tematiche molto eterogene come: buone pratiche alla scuola dell’infanzia, la tutela ambientale, l’offerta formativa di ENAC e gli ambienti dell’apprendimento.
Il Canossa Caffè continua quindi la sua attività anche per il 2023. Gli incontri si svolgeranno online della durata di 1 ora e mezza; ad ogni incontro potranno intervenire anche esperti sulla tematica individuata non sempre afferenti all’Istituto Canossiano.
Uno degli aspetti più interessanti del Canossa Caffè è la condivisione, infatti chiunque all’interno della rete canossiana può partecipare e soprattutto può segnalare uno o più argomenti da poter approfondire insieme ai propri colleghi.
Per il momento vi segnaliamo i primi due appuntamenti del 2023, in modalità videoconferenza al link , e presto vi aggiorneremo anche con il nuovo calendario annuale:
• LA RIFORMA DELLA VALUTAZIONE (PRIMARIA) Mercoledì, 25 gennaio 2023 · 16:30 – 18:00 • L’ORIENTAMENTO (SECONDARIE DI PRIMO E SECONDO GRADO) Giovedì, 26 gennaio 2023 · 16:30 – 18:00
Per maggiori informazioni o per proporre una tematica da condividere durante un Canossa Caffè potete scrivere a: marco.bonis@enac.org.
Il cammino di Avvento alla Scuola Primaria “Barbara Melzi” di Legnano
Il nostro cammino di luce nel periodo di Avvento si arricchisce ogni settimana di nuovi gesti e significati che ci accompagnano all’avvicinarsi del Natale.
L’incontro di preghiera in chiesa con Don Giovanni ha dato inizio al nostro cammino di luce tutti insieme, la luce calda delle candele accompagna i momenti di preghiera quotidiana di gruppo nelle classi dalla luce delle finestre della nostra casa dell’Avvento ogni settimana incontriamo un nuovo messaggio ed un nuovo impegno che ci ripromettiamo di assumere.
Sobrietà mi impegno a mangiare senza avanzare nulla
Ascolto mi impegno ad ascoltare le persone che parlano senza interromperle
Generosità mi impegno a condividere il tempo con i miei cari
Bontà mi impegno a non escludere nessuno quando gioco
Saggezza mi impegno a parlare senza offendere
Obbedienza mi impegno a svolgere i compiti senza sbuffare
Gli alberi di Natale colorati e addobbati dalle classi della scuola primaria hanno illuminato di gioia le vetrine dei negozi del centro di Legnano, l’accensione delle luci dell’albero nella piazza della Basilica di San Magno di Legnano è stata rallegrata dai canti Natalizi del coro dei bambini ed è prendendo spunto dalle parole del testo di una delle canzoni rappresentate: in questa notte splendida è nato il Salvator, è nato per donare la speranza in ogni cuor che vogliamo inviare a tutti un messaggio di amore e serenità per questo Santo Natale.
Auguri di Buon Natale a tutti! I bambini della scuola primaria, gli insegnanti, la coordinatrice e le Madri della comunità
ASSI CULTURALI: da tre anni una ricerca continua sulla formazione professionale
Il 17 novembre 2022 si è svolto a Bologna il convegno dedicato al progetto Assi Culturali, nel quale sono stati presentati e discussi i principali risultati dei tre anni di vita del progetto: “Assi culturali – il curricolo dell’educazione al lavoro”. Progetto promosso dal 2019 da 6 enti nazionali di Formazione Professionale (ENAC, CNOS-FAP, CIOFS, ENDO-FAP, Opera Don Calabria, Casa di Carità Arti e Mestieri, Scuola Centrale di Formazione). Da sempre l’intento del progetto è stato quello di ripensare profondamente la prospettiva culturale dell’offerta formativa dell’IeFP, così come si è strutturata a partire dalle riforme degli anni ‘90 del secolo scorso.
Assi Culturali vuole rispondere al diffuso desiderio di autenticità degli Enti di Formazione Professionale secondo tre direzioni:
fondare un curricolo formativo per l’educazione al lavoro adeguato al nostro tempo,
riscoprire l’anima carismatica che rende speciale questa porzione del sistema educativo italiano,
proporre una guida pedagogica del CFP/sede formativa come presidio di un’opera formativa che, come dice Papa Francesco, vuole realmente «mettere al centro la persona e puntare all’essenziale» con una proposta dotata di solide radici e di una forte speranza nel futuro».
Durante il convegno è stato ribadito che “il curricolo dell’educazione al lavoro” rappresenta un’esigenza fondamentale per formare giovani ed adulti in grado di vivere da protagonisti nel tempo della complessità. È molto importante che ci sia un legame di senso tra il nostro mondo personale e il nostro lavoro e così per fare impresa occorre che l’opera persegua un proposito positivo per la società.
L’educazione al lavoro richiede un curricolo unitario basato sulle esigenze di crescita e sui modi di apprendimento degli allievi, tenendo conto delle sfide del tempo in cui viviamo, ma garantendo ciò che non varia mai, ovvero il bene della persona, il bene del mondo che abbiamo in comune ed i valori che ne costituiscono il fondamento.
Tra i principali risultati presentati a Bologna c’è la ricerca intitolata “La strategia di rinnovamento della formazione professionale – ricerca su 14 centri significativi”. La ricerca è focalizzata sul modo in cui 14 cfp “significativi” hanno risposto al cambio dell’utenza, all’esigenza di fornire agli allievi una visione culturale ampia che li aiuti a comprendere il mondo e se stessi, alla richiesta delle imprese di disporre di allievi portatori di una “nuova cultura del lavoro” in cui la professionalità viene arricchita da una visione ampia e profonda del mondo e da una disposizione personale viva e premurosa del bene.
Tra i 14 CFP “significativi” sono anche stati selezionati due CFP canossiani. Vuoi sapere quali?
Venerdì 18 novembre 2022 si è svolta presso la Casa Madre di Verona l’Assemblea Partecipativa dei soci ENAC. Con l’inizio alle ore 9.30, la XIV assemblea ha preso il via con la partecipazione delle Superiore, dei Legali Rappresentanti e delle Direzioni delle opere educative canossiane in Italia.
L’assemblea si è aperta con la riflessione della presidente m. Maria Grazia Bongarzone sul processo di riconfigurazione che vivrà l’Istituto (e le sue opere educative). Riconfigurazione che non potrà prescindere dall’atto del conversare. Conversare, ha spiegato Madre Grazia, è un verbo dinamico che indica continua crescita, portando gli associati presenti alla riflessione sul loro agire e sulla loro sinergia. Chi conversa si mette in relazione.La preziosità dell’ascoltare, del conversare, del condividere sono queste le forti tematiche che dovranno accompagnare le realtà educative canossiane nel 2023.
Durante la mattinata poi ci si è soffermati, grazie all’intervento di Madre Eliana Zanoletti, sul IV quaderno “Soprattutto fate conoscere Gesù , per capire qual’è il modo migliore per utilizzar il testo, come intervenire sulla comunità scolastica e cristiana curando l’atteggiamento e ragionando sulla nostra identità. Madre Eliana Zanoletti ha specificato, inoltre, che è un periodo di forte transizione del linguaggio religioso ed ha evidenziato due tematiche importanti: Interculturazione (cosa possiamo fare per servire la crescita dei giovani?) e Interculturalità (Far conoscere Gesù dovrebbe esser uno spazio inclusivo dell’identità cristiana).
Nella seconda parte della giornata Marco Bonis e Luca Calligaro, di ENAC Nazionale hanno aggiornato i partecipanti su: formazione e aggiornamento del personale, bozza della programmazione attività ENAC 2023 e sul prossimo Seminario di Venezia che si svolgerà il 12-14 luglio 2023. Infine, c’è stato un momento di confronto dopo la presentazione dei progetti nazionali europei e scambi internazionali fatti quest’anno e quelli previsti per il prossimo. Viene ricordato che fino al 2027 sia le scuole che la formazione professionale hanno ottenuto l’accreditamento Erasmus+ che garantirà una continuità di finanziamenti e risorse per le nostre realtà. La finalità fondamentale di quest’assemblea è stata la condivisione delle linee di indirizzo e priorità istituzionali da perseguire nei prossimi anni, in continuità con quanto realizzato sinora, ma anche alla ricerca di nuove strade e con la collaborazione di tutte le persone coinvolte.
Proseguirà anche nel 2023 la formazione green degli insegnanti canossiani
Corsi specifici per aumentare le conoscenze degli insegnanti sulla tutela ambientale.
Nel catalogo per la formazione del personale di ENAC, la prima area di intervento che si legge è “Ambiente”, non solo perché inizia per A ma soprattutto perché è una delle sezioni più importanti e innovative. Questi corsi mirano alla creazione di una cultura generale più attenta all’ambiente che parta proprio dalla scuola, con l’obiettivo di sensibilizzare gli insegnanti a trovare punti di contatto o curvature dei loro programmi curricolari su questo tema.
Diverse le sedi coinvolte sia per quanto concerne le scuole che gli ENAC regionali. Sono stati implementati diversi corsi con tematiche di particolare interesse come ad esempio: la biodiversità, i rifiuti e l’economia circolare, l’eliminazione della plastica da scuola, la transizione energetica, il contatto con la natura per il benessere dell’individuo, un “menù agroecologico”, etc . L’interesse per le tematiche “green” come formazione per il personale docente è in costante crescita. È il secondo anno infatti che ENAC presenta a FondER un piano tematico dedicato per dare modo ai docenti di conoscere alcune buone pratiche da replicare con gli studenti.
Dal 24 al 26 novembre 2022 si è svolta a Verona la 31esima edizione del JOB&Orienta “A.A.A. Accogliere, accompagnare, apprendere in un mondo che cambia”, il Salone nazionale dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro. Nota l’importanza dell’evento e vista la scorsa partecipazione nel 2019, ENAC è andata in visita insieme ad un gruppo nutrito di coordinatrici e coordinatori provenienti daEnac Puglia, Enac Emilia-Romagna, Enac Veneto, Centro Moda Canossa e Enac Lombardia; per poter individuare e approfondire gli strumenti utili per l’orientamento, per incontrare e conoscere nuove realtà nel mondo educativo. Ma non è stata una visita solo per implementare le nostre conoscenze bensì è stata un’occasione per preparare la nostra futura partecipazione al Salone nel 2023.
Ecco quindi che avremmo l’opportunità, ancora una volta, di fare conoscere il mondo e la rete canossiana al JOB Orienta. Negli anni precedenti le tematiche erano state diverse e hanno sempre ruotato attorno all’idea del mettersi in gioco e del cambiamento. Nel 2016, infatti, il tema era la trasformazione, nel 2019 l’evoluzione e per il prossimo anno il tema sarà Esplorazione. Una nuova sfida che l’ENAC accoglie con molto entusiasmo, infatti con il gruppo di coordinamento stiamo già lavorando alla progettazione e alle idee per la realizzazione di quello che sarà lo stand e le attività da proporre nei tre giorni di salone. Questa sarà una nuova occasione per raccontare quello che facciamo e come lo facciamo, anche tramite i nostri studenti, a quelli che saranno i futuri studenti.
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