Study Visit a Bruxelles: tre giorni nel cuore della formazione professionale europea
Sei professionisti dello staff ENAC (ENAC Emilia Romagna, CFP Canossa Bagnolo Mella, ENAC Veneto, CFP Canossa Brescia) affiancati dai colleghi di Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri ed ENDO-FAP, hanno partecipato a una missione di studio nella capitale belga per esplorare le opportunità europee dedicate alla VET. L’obiettivo: comprendere i trend emergenti delle politiche educative comunitarie e costruire relazioni strategiche in vista della nuova programmazione Erasmus+.
Il primo giorno è stato interamente dedicato all’analisi delle strategie comunitarie per la formazione professionale. L’incontro con EfVET ha permesso di entrare nel merito delle sfide che attendono il settore nei prossimi anni, offrendo una visione pragmatica delle priorità da mettere in agenda.
Particolarmente significativo il dialogo con Anna Barbieri della DG EMPL, che ha illustrato le prospettive del Quadro Finanziario Pluriennale e delineato le traiettorie della VET per il periodo 2028-2035. Un appuntamento che ha offerto chiavi di lettura indispensabili per orientare le scelte strategiche degli enti formativi.
La giornata si è chiusa con la Lifelong Learning Platform, dove il confronto si è concentrato su temi di grande attualità: micro-credenziali, percorsi inclusivi e riconoscimento delle competenze acquisite in contesti non formali.
La seconda tappa ha portato il gruppo ad osservare da vicino il funzionamento del sistema VET belga. A Heverlee, dopo l’incontro con le Associazioni delle Scuole Cattoliche delle Fiandre (membro di EfVET), la delegazione ha visitato il Sacred Heart Institute, una scuola con una storia particolare: nata nel 1892 sulla scia della Rerum Novarum, oggi forma 3000 studenti e rappresenta un modello interessante di formazione professionale iniziale che tiene insieme radici storiche e approcci innovativi.
Il pomeriggio è stato dedicato alla formazione per adulti, con la visita all’Opleidingscentrum voor volwassenen – Qrios, un centro specializzato in percorsi VET per discenti adulti che ha mostrato soluzioni organizzative e metodologiche di potenziale interesse per i contesti italiani.
L’ultimo giorno ha assunto una dimensione più operativa e strategica. Presso la sede della Regione Veneto a Bruxelles, si è discusso del ruolo delle rappresentanze regionali come facilitatori di relazioni e partenariati a livello europeo, un elemento cruciale per tradurre le politiche UE in interventi concreti sui territori.
Ampio spazio è stato riservato anche ai network europei del settore sociale, come ENSA (European Network of Social Authorities) ed Elisan, realtà che offrono occasioni concrete di scambio di pratiche e sviluppo progettuale nel campo dell’inclusione attraverso la formazione.
I tre giorni a Bruxelles hanno rappresentato un importante momento per consolidare i contatti e per una lettura più chiara delle dinamiche europee e strumenti concreti per declinare le strategie comunitarie nel lavoro quotidiano.
L’esperienza ha confermato che il futuro della formazione professionale passa dalla capacità di collegare bisogni locali e grandi iniziative europee, specialmente su temi come digitalizzazione, green transition, inclusione e apprendimento permanente.
Un grazie ai partner che hanno reso possibile questa missione: il lavoro di rete è fondamentale per costruire una VET all’altezza delle sfide che ci attendono.






